Più che difficile è stato un periodo brutto che ci ha spezzato le gambe. Una cosa nuova e inaspettata. Calcolando il tipo di fascia d'età, posso dire che si lavora più sulla palla che sulla tenuta atletica, quindi ritengo sia un discorso relativo.
Come vi state organizzando nella ripresa delle attività?
Siamo pronti e abbiamo già pensato a tutto. Avevamo già programmato un campus estivo già in inverno e dopo quanto accaduto, abbiamo maggiore voglia di metterlo in atto. Ovviamente ci sono varie situazioni da tenere in considerazione, soprattutto il fatto che non si può disputare la partitella che per i bambini è la cosa più bella. Attendiamo il prossimo decreto, ma come dicevo siamo pronti a partire.
In merito a tutto ciò che avete realizzato prima dello stop delle attività, può trarre un bilancio?
L'emergenza legata alla pandemia ci ha fermato sul più bello, soprattutto per i ragazzi, perché con l'arrivo delle belle giornate disputiamo più partite e questo è un aspetto che li coinvolge maggiormente.
Quanto è difficile svolgere attività di scuola calcio per via della carenza di strutture?
Sono contento dei progressi dei ragazzi, negli ultimi due anni sono cresciuti tantissimo, per questo non voglia più fermarci, anche in estate, per consentire di crescere ulteriormente.
Quanto è importante il rapporto con i genitori dei ragazzi?
Ho dei ragazzi splendidi e questo è senza dubbio merito dei genitori. Siamo un gruppo magnifico, il rapporto con i genitori è speciale. Siamo veramente una famiglia.